La mia storia
Dai primi anni del 2000 mi occupo di diversi aspetti dell’approccio olistico alla salute; iniziai con la Scuola di Bernard Chaumeil con cui ho studiato per due anni, a Venezia e a Parigi, la sua meravigliosa Terapia Archetipale, di stampo simbolico-junghiano, che impiega 22 tarocchi-archetipi i quali evidenziano dei ‘Temi’ di lavoro della persona. Questi archetipi trovano corrispondenza nella simbologia del corpo e in alcune sue aree note come Chakras che, con il protocollo successivo alla Terapia Archetipale, la Biopsicosinergia, offrono la possibilità di interagire sotto l’aspetto energetico con le memorie personali che, come fili, attraversano e connettono con l'universo i diversi corpi sottili che ci animano. L’amore e la bellezza di questa grande dimensione fatta di luce mi portarono a continuare con lo studio dell’Armonizzazione Linfatica, anch’esso un Corso proposto da Bernard Chaumeil. Successivamente nel 2005 studiai e iniziai a praticare il Massaggio Ayurvedico iniziando proprio in quel periodo a studiare il Tai Chi Chuan con il Maestro Franco Mescola e sua figlia Aiko Mescola. Nel 2008 cominciai a studiare Biodinamica Craniosacrale con Paolo Casertelli a Bologna. L’ambito olistico poi ebbe una piccola pausa poiché nel 2014 mi iscrissi alla Scuola di Naturopatia di Rudy Lanza, a Torino.
In virtù dell’amore per il buon cibo e una sana alimentazione io e il mio compagno di vita/marito meraviglioso aprimmo un piccolo ristorante dove si proponeva un’alimentazione dissociata. Questa è stata l’esperienza più costruttiva della mia esistenza, la parte della vita dove ho avuto modo di imparare molto sul mondo e su me stessa. L'esperienza del Ristorantino, conclusasi insieme alla comprensione del suo compito/messaggio, è stata poi lasciata andare e il mio percorso olistico ritrovò le sue nutrienti radici affondate nella Naturopatia e nella Biodinamica Craniosacrale a formare un unico universo olistico.
L’esperienza successiva è stata la consapevolezza che
i diversi livelli della materia che ci costituisce, ambiti diversamente fluidi, formano una sorta di contaminazione territoriale che comprende tutto il corpo nel suo interno-esterno e il suo biocampo; questo dinamismo va a trasfigurare la visione della natura stessa della proiezione dell'essere in un 'corpo' che, dal riflesso di un ‘corpo anatomico’, ci porta a considerare invece l’immagine del riflesso di un ‘organismo complesso’ in risonanza col mondo.
Il concetto di ‘organismo’ può essere pensato come un sistema organizzato e costituito di varie parti, fra loro connesse ma interdipendenti, che si interfacciano tra loro attraverso una rete di comunicazione per generare scambi informazionali con andamento bidirezionale; grazie alla rete nervosa, fluida, il 'corpo' stesso del sistema nervoso, corpo biodinamicamente fluido, diventa il luogo del passaggio di tutte le dinamiche proprie delle interazioni psiconeuroendocrine, immunologiche e omeostatiche di un organismo umano, secondo la visione della PNEI. In questo contesto la psicologia, e la nostra attitudine a coltivare una certa qualità del pensare e del ‘sentire’, assume un ruolo determinante in quanto attraverso la sfera percettiva si innescano delle risposte fisiologiche anche semplicemente immaginando una situazione di pericolo e quindi di stress. Si tratta di prendere in considerazione una postura interiore ma anche anatomica poiché nella rete dell’organismo umano non vige il concetto di separazione, divisione, confine ma piuttosto opera la regola dell’osmosi e della porosità attraverso la quale accade lo sposalizio della sostanza con l’astratto, del corpo con la mente. In questo senso anche la Teoria Polivagale ci insegna ad osservare in modo diverso il dispiegarsi nell’organismo del SNA contenuto nella colonna vertebrale; prendiamo in considerazione quell’aspetto parasimpatico che è specificatamente ventrovagale e che, in salute, ci aiuta a mantenere quella che viene definita la predisposizione al ‘coinvolgimento sociale’, allo stare bene nel mondo. Il nervo vago mielinizzato permette di operare una sorta di autoregolazione, la capacità di ‘calmarsi’, per esempio inibendo l'input del sistema ortosimpatico sul cuore. La possibilità di modulare il tono vagale dunque può incrementare la capacità di autoregolazione di un individuo per poter sovvertire le dinamiche del sistema nervoso legate allo stress, che ci porta ‘fuori’ di noi, e invece nutrire quell’aspetto luminoso che, citando Bernard Chaumeil, ci fa percepire noi stessi come anime nel mondo.
L'approccio che suggerisce il prendersi cura di sé si approfondisce con lo studio del Metodo VisO'Key di Irina Egorova, una terapia olistica che propone un lavoro sul Viso attraverso tecniche manuali specifiche. Un Viaggio questo che invita ad entrare dai tessuti del Volto alla trama del Sé.
Ecco che le pratiche di Meditazione, Trattamenti, Massaggi, la Biodinamica Craniosacrale ecc., lavorando nella dissipazione delle vie dello stress, possono favorire l'equilibrio interiore e quindi il nostro benessere....
calmando le acque
e i flussi
e promuovendo
le Maree
della Quiete
guidata dal
Respiro della Vita.